Il libro racconta in modo esaustivo la vicenda artistica e personale di Aurelio a Roma durante il periodo dell’Astrattismo, dal 1948 al 1958, ed è accompagnato da numerose illustrazioni delle sue Opere, fotografie e documenti inediti dell’epoca e dall’analisi critica dei dipinti più significativi. Tutte le mostre alle quali Aurelio ha partecipato, sia personali che collettive, sono illustrate in modo approfondito, e la poetica dell’Astrattismo è spiegata dai più noti artisti e critici del periodo come Emilio Villa, Gino Marotta, Corrado Cagli ed altri. Nell’affresco degli avvenimenti di quegli anni Aurelio appare come un artista a tutto tondo che si esprimeva anche nel campo dell’Architettura, dell’Illustrazione e della Poesia. Scrive Gino Marotta nel 1964 riferendosi agli anni ‘50: – Un giorno bisognerà procedere all’inventario dei germi e delle occasioni, dei fenomeni smarriti che io so ancora rintracciare. […] Una volta per tutte diremo che a Roma sono successe “cose importanti”… – Quest’opera è, dunque, il tentativo di tracciare un primo “inventario” delle “cose importanti” fatte da Aurelio nel secondo Dopoguerra e riscoprire un Artista che ha sicuramente lasciato, sin dai suoi primi passi, un segno personale nella Cultura e nell’Arte italiana.

Il volume – 256 pagine in formato A4 su carta patinata 130gr., copertina plastificata 300gr., rilegato con brossura cucita a filo refe – è stampato in 100 copie numerate; per informazioni e prenotazioni contattateci all’indirizzo e-mail info@archivioaurelioc.it.